MILANO – Oltre ventimila posti di lavoro a rischio nelle mense scolastiche e universitarie a causa delle chiusure dettate dalle ordinanza mirate a contenere la diffusione del coronavirus. A dare l’allarme sono Carlo Scarsciotti, presidente di Angem (Associazione nazionale delle aziende della ristorazione collettiva) e Andrea Laguardia (responsabile del settore ristorazione di Legacoop Produzione e Servizi). Un rischio concreto “se il Governo non approverà misure economiche urgenti che interessino anche il settore della ristorazione collettiva organizzata”.
Il problema ha toccato da vicino le realtà che operano in Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige, Marche, Friuli Venezia Giulia e nel territorio metropolitano di Palermo e nella provincia di Taranto.
“In quelle Regioni operano circa il 60% delle nostre aziende”, continuano Scarsciotti e Laguardia. “La sospensione dei servizi e i relativi costi da sostenere per il personale, con il combinato disposto della perdita di fatturato e delle materie prime e con l’anomalo incremento dei costi di dispositivi di protezione specifici rischiano di mettere a serio rischio finanziario l’intero settore”.
Siamo fiduciosi che le misure alle quali il Governo sta lavorando per sostenere aziende e lavoratori colpiti dall’emergenza tengano in debito conto anche l’ingente impatto sul settore della Ristorazione collettiva e sui nostri lavoratori.
“Siamo consapevoli dell’emergenza che l’Italia sta attraversando in questo momento e degli impatti che il coronavirus potrà avere sull’economia globale nel medio periodo, ma i nostri lavoratori e le loro famiglie rischiano nel brevissimo periodo ed è per questo che chiediamo con forza che le Istituzioni non ci abbandonino e ci supportino nel trovare una soluzione per il personale delle nostre aziende”.
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