BOLOGNA – Sono oltre 9mila i volontari emiliano-romagnoli di Protezione civile che hanno prestato la loro opera nella Fase 1 dell’emergenza Coronavirus. A loro va il ringraziamento dell’assessore regionale alla Protezione civile, Irene Priolo, anche perchè il loro lavoro non è finito, qualche criticità potrebbe esserci anche nella fase 2. La risposta delle associazioni locali mobilitate dalla Protezione civile è stata immediata e hanno sostenuto il servizio sanitario regionale e gli enti territoriali per garantire i servizi essenziali in tutto il delicato periodo di massima diffusione del virus.
Hanno effettuato il monitoraggio della temperatura dei viaggiatori in arrivo o transito presso gli aeroporti e porti della regione. Hanno aiutato nell’allestimento dei numerosi punti pre-triage presso gli ospedali, le cliniche, le carceri, le caserme e le stazioni ferroviarie. Inoltre, hanno assicurato il trasporto dei pazienti, dei referti, dei campioni biologici e delle attrezzature sanitarie laddove c’era bisogno e hanno accolto i medici e i volontari della task force del Dipartimento nazionale.
Grazie a loro sono state allestite rapidamente le strutture dedicate alla quarantena delle persone che non potevano, per ragioni di sicurezza, farla nella propria casa.
Hanno distribuito in tutta la regione milioni di mascherine, tute e altri dispositivi di protezione individuale arrivati dal Dipartimento nazionale di Protezione civile o da donazioni e hanno garantito la sanificazione delle ambulanze e dei mezzi di trasporto della sanità e della Protezione civile.
Infine, hanno aiutato i cittadini più fragili consegnando a casa i farmaci o la spesa.
“Grazie davvero di cuore a tutte le donne e gli uomini che in questi due mesi abbondanti si sono prodigati per far fronte, con grande professionalità e senso di responsabilità, a una situazione inedita e dirompente per la nostra regione” – ha detto Irene Priolo.