MODENA – Dopo la parola del momento, Coronavirus, gli italiani – o almeno parte di essi – sono ora alle prese con altri due neologismi: smart work e e-learning, in altre parole lavoro e studio da casa. Sono due delle novità introdotte dal Decreto Coronavirus formulato a partire dallo scorso 23 febbraio e marginalmente modificato prima dell’approdo alla Camera. Decreto che autorizza “in via automatica” il telelavoro da casa fino al prossimo 15 marzo nelle regioni interessate dai contagi, tra cui l’Emilia-Romagna; sospende le gite scolastiche, le visite culturali, i progetti di scambio e gemellaggio in ogni ordine di studi; mantiene l’obbligatorietà del certificato medico per le assenze di studenti che superino i 5 giorni, ma esclude dal conteggio al fine dell’ammissione a esami finali tutte le assenze maturate da qui al 15 marzo. Il Decreto è lo stesso che sospende tutte le competizioni sportive nei luoghi di contagio, fatta eccezione per quelle a porte chiuse e in comuni non considerati zona rossa. Stoppata pure la domenica al museo prevista per il primo marzo, e che includeva le Gallerie Estensi. Un altro blocco riguarda gli esami per la patente in 14 province, ma non Modena. L’obiettivo, spiega il Governo, è ridurre il numero dei contagi e portare più in fretta possibile al superamento del picco epidemico. Intanto il Governo incassa anche le bordate della critica, in particolar modo, per non aver bloccato anche i voli indiretti dalla Cina nelle prime settimane dell’epidemia: c’è addirittura un esposto del Codacons contro il premier Conte, il Ministro della Sanità Speranza e la Ministra dell’Interno Lamorgese. Per venerdì è atteso invece il primo di due decreti economici che chiariranno come lo Stato aiuterà le economie delle zone soggette a blocco per Coronavirus, comprese quelle turistiche colpite da raffiche di cancellazioni.
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