BOLOGNA – Rafforzamento degli ammortizzatori sociali per ridurre gli impatti negativi su lavoratori e imprese in seguito ai provvedimenti nazionali effettuati in risposta all’emergenza epidemiologica da Coronavirus.
E’ la prima delle misure economiche che interessano l’Emilia Romagna e l’accordo siglato oggi in viale Aldo Moro tra Regione, organizzazioni sindacali e associazioni di categoria, è il primo in Italia e indica le linee di applicazione per l’utilizzo della cassa integrazione in deroga.
Con questo accordo vengono messi a disposizione 38 milioni euro e la cassa in deroga decorre retroattivamente dal 23 febbraio con la durata di un mese; vi potranno accedere i datori di lavoro del settore privato e le unità produttive o operative situate in regione, a beneficio dei lavoratori subordinati il cui rapporto di lavoro sia stato sospeso in tutto o in parte o a cui sia stato ridotto l’orario di lavoro a causa degli effetti economici negativi conseguenti alle ordinanze.
Questo vale anche per le imprese con unità produttive esterne all’Emilia Romagna, ma con lavoratori subordinati residenti o domiciliati in regione, che abbiano subito restrizioni di carattere sanitario. Accedono anche i datori di lavoro che siano appaltatori di opere o di servizi, mentre sono esclusi i datori di lavoro domestici.
“E’ un primo importante segnale, cui ne seguiranno altri – ha commentato il governatore Stefano Bonaccini – per dare risposte veloci in un momento come quello che stiamo attraversando. Il tema sanitario resta complesso, ma il nostro sistema è robusto e reggerà”.
Servizio Tg di Michele Angella
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