REGGIO EMILIA -Non cambiano le regole sugli spostamenti contenute nell’ultimo decreto della presidenza del Consiglio dei ministri per fermare i contagi da Covid-19.
La circolare del ministero dell’Interno del 31 marzo si è limitata a chiarire alcuni aspetti interpretativi sulla base di richieste pervenute al Viminale, che dopo le ulteriori interpretazioni “personali” e fuorvianti circolate nelle ultime ore su un fantomatico via libera a passeggiate con o senza figli o addirittura al jogging, ha diffuso un ulteriore chiarimento per ribadire che le regole e i divieti sugli spostamenti delle persone rimangono gli stessi del pre-circolare. Si può uscire di casa solo per lavoro, per motivi di assoluta urgenza o di necessità e per motivi di salute.
Nella circolare il ministero ha solo specificato che la possibilità di uscire con i figli minori è consentita a un solo genitore purché questo avvenga in prossimità della propria abitazione e in occasione spostamenti motivati da situazioni di necessità o di salute. La circolare ha anche ribadito che non è consentito in ogni caso svolgere attività ludica e ricreativa all’aperto e che continua ad essere vietato l’accesso ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici.
Per quanto riguarda l’attività motoria, è consentito camminare solo nei pressi della propria abitazione. La Regione Lombardia ha già definito un errore psicologico il messaggio passato con l’ordinanza. Non bisogna abbassare le difese nella battaglia contro il virus.
Servizio Tg di Andrea Bassi
Clicca e scarica – Leggi la circolare 31 marzo 2020 del Ministero dell’Interno.pdf
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