REGGIO EMILIA – “Con l’emergenza, c’è chi come in guerra approfitta della situazione di difficoltà e arriva addirittura a speculare sui generi alimentari di prima necessità come il latte”. È la denuncia del presidente della Coldiretti Ettore Prandini che segnala “insostenibili richieste di riduzione del prezzo pagato agli allevatori proprio mentre i supermercati vengono presi d’assalto e nelle stalle si continua a mungere per garantire le produzioni e i rifornimenti nelle dispense degli italiani”.
“Con i cittadini in fila proprio per acquistare gli alimenti base della dieta, il pretesto della chiusura di bar e ristoranti per disdire al ribasso unilateralmente i contratti è inaccettabile in un momento in cui il Paese – sottolinea la Coldiretti – ha bisogno del latte italiano. Un ricatto per lucrare sulle difficoltà proprio nel momento in cui – precisa la Coldiretti – si moltiplicano le adesioni alla mobilitazione #mangioItaliano” per invitare alla responsabilità e a sostenere la produzione nazionale privilegiando negli approvvigionamenti delle industrie e della distribuzione commerciale il Made in Italy.
Per questo la Coldiretti ha già informato il presidente del Consiglio e il ministro delle Politiche agricole Bellanova e allertato tutte la rete organizzativa a livello nazionale. “In gioco c’è il futuro di un settore che – rileva la Coldiretti – produce ogni anno oltre 12 milioni di tonnellate di litri di latte di mucca grazie a circa 30mila allevamenti diffusi lungo tutta la Penisola che garantiscono il primato tricolore in Europa nella produzione di formaggi a denominazione di origine protetta (Dop)”.