BOLOGNA – Nei giorni scorsi sono pervenuti alla direzione generale settore “Cura della persona” quesiti relativi alla situazione di persone con disabilità psichica o intellettiva potenzialmente correlata a crisi di agitazione psicomotoria e gravi comportamenti auto ed eterolesivi.
In particolare, si richiede la possibilità, per queste persone, di uscire di casa, a piedi o in auto, accompagnati da un famigliare per ridurre la tensione e i rischi di gravi crisi comportamentali. A questo proposito possono essere utili le risposte dell’ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità della presidenza del Consiglio dei ministri.
In sostanza, le risposte prevedono che il disabile, o la persona con problemi fisici o psichici, possa uscire per attività fisica o altre attività correlate alla propria condizione di salute, solo se strettamente necessario e osservando le regole di distanziamento sociale. È necessaria l’autocertificazione ed è consigliato munirsi di certificazione attestante la condizione fisica o di disabilità, rilasciata dal curante o dalla struttura che segue l’assistito.
Alle stesse condizioni è prevista la possibilità che la persona disabile sia accompagnata da un famigliare o da chi lo assiste. La possibilità di uscire per le persone con disabilità, anche psichica e intellettiva, in ragione delle proprie
condizioni di salute, è quindi già prevista, ovviamente solo se strettamente necessaria. Non si tratta quindi di prevedere deroghe ad hoc, o modificare le norme esistenti.
È sempre necessaria la autocertificazione della persona interessata (o del suo legale rappresentante) e dell’accompagnatore, e si consiglia ad entrambi di munirsi, a supporto, di una idonea certificazione medica. Tale certificazione dovrà essere rilasciata dal curante o dalla struttura che segue l’assistito. A questo proposito, l’Istituto superiore di sanità sta predisponendo una raccomandazione.