BOLOGNA – Consentiti gli allenamenti individuali “di atleti professionisti e non professionisti” delle realtà dell’Emilia Romagna di “interesse nazionale”. Una situazione valida “anche per gli atleti di discipline sportive non individuali”. E’ questo il contenuto dell’ordinanza firmata da Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna. Traduzione, è consentito ai club della Serie A di effettuare sedute a partire dal 4 maggio, nel caso della nostra regione gli sportivi tesserati di Bologna, Parma, Sassuolo e Spal. Un torneo che ha visto l’ultima gara disputarsi lo scorso 9 marzo (ultima gara giocata Sassuolo-Brescia a Reggio Emilia), poi lo stop a causa dell’emergenza Coronavirus.
Il condizionale è d’obbligo, il premier Conte e il ministro Spadafora avevano indicato il 18 maggio come data della ripresa degli allenamenti: non è da escludere infatti che dal Governo arrivi una diffida all’Emilia Romagna e che, di conseguenza, congeli l’ordinanza. Rimangono nel limbo le società di Serie C. Sull’argomento abbiamo contattato la Reggiana, impegnata nel campionato di terza serie insieme a Carpi, Imolese e Modena: il club granata, per il momento, ha escluso che l’ordinanza riguardi i club che militano nel terzo campionato nazionale. Situazione che, nelle prossime ore, potrebbe evolvere in un senso o nell’altro.
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