MODENA – Una prima batteria da 50mila test sierologici, una seconda da 100mila già ordinati, l’obiettivo finale di arrivare a 200mila test complessivi: sono questi i numeri del piano di screening varato dalla Regione sul personale della sanità pubblica, di quella privata convenzionata e dei servizi socio assistenziali. L’obiettivo è avere un quadro completo sull’andamento del contagio tra chi, dall’inizio dell’emergenza, lavora in prima linea e a diretto contatto coi pazienti Covid.
Priorità a loro, ma il piano della Regione non si ferma qui. Intanto, il dialogo con tutte le strutture sanitarie è aperto, per questo i test verranno estesi anche a dipendenti e collaboratori delle case protette accreditate, mentre sono in via di definizione accordi e convenzioni per le strutture private. Quindi, una volta completato lo screening sui lavoratori di ospedali, cliniche e RSA, l’idea è quella di proseguire l’indagine allargando la platea. Un campione di popolazione sufficientemente esteso per capire, a livello statistico, che percentuale di cittadini ha contratto l’infezione da Coronavirus, magari senza nemmeno accorgersene. I cosiddetti “asintomatici”, il cui numero potrebbe cambiare in modo drastico la percentuale di letalità registrata finora in questa emergenza.
Ma guardando anche al dopo pandemia, i test sierologici offrono un’ulteriore opportunità: quella di capire quanti soggetti hanno sviluppato immunità nei confronti del contagio. Un maggior numero di positivi potrebbe in questo senso rivelarsi una protezione complessiva efficace rispetto a una nuova ondata di epidemia.
Lo studio, che ha avuto il via libera del Comitato Tecnico Scientifico della Protezione Civile, va però coordinato a livello nazionale: la richiesta ai governatori, alcuni dei quali già pronti a partire con indagini autonome, è quella utilizzare solo i test sierologici più affidabili e validati a livello nazionale. Lo studio infatti avrebbe implicazioni dirette anche sulla ripartenza dell’economia, tanto che da vari soggetti privati – in prima fila l’AD di Ducati Motors Claudio Domenicali – è arrivata la proposta: aziende pronte a pagare i test ai dipendenti per accelerare i tempi della ripresa produttiva.
Covid19, al via oggi in Emilia Romagna lo screening sul personale sanitario. VIDEO
2 aprile 2020Al via gli esami a tappeto su medici, infermieri e operatori socio sanitari puntano a mettere in sicurezza le categorie che lavorano a diretto contatto coi pazienti Covid e per questo più esposte al contagio