BOLOGNA – In arrivo dal governo 3 miliardi e 600 milioni a sostegno dell’economia per far fronte all’emergenza Coronavirus. Li ha annunciati il ministro Gualtieri parlando di pacchetti nazionali in aiuto ai settori più colpiti. Si tratta dello 0,2% del pil, risorse in deficit che vanno in deroga al patto di stabilità europeo: flessibilità aggiuntiva che Bruxelles dovrebbe darci perché in presenza di circostanze eccezionali oggettive. A questi 3,6 miliardi si aggiungono poi i 900 milioni varati venerdì scorso che comprendono cassa integrazione, e lo stop a mutui, adempimenti fiscali e bollette. Ma solo per le zone rosse di Lombardia e Veneto. Troppo poco per i sindacati che chiedono allo Stato interventi urgenti anche a sostegno dei lavoratori dell’Emilia-Romagna, regione interessata da ordinanze restrittive che minano l’andamento dell’economia.
Una linea comune la cercano in queste ore i tre governatori delle regioni maggiormente colpite dal Virus. Bonaccini ha partecipato stamane ad una lunga riunione in teleconferenza con i colleghi Fontana e Zaia e mercoledì scenderà a Roma per incontrare il premier Conte. Il Nord compatto chiede di più. Il Ministro Gualtieri però al momento non fa riferimento ad altri stanziamenti, parlando piuttosto di una fase tre di aiuti da concordare però con l’Unione Europea. I pacchetti da 3,6 miliardi passeranno comunque dal parlamento dove sarà possibile porre delle modifiche.
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