BOLOGNA – BOLOGNA – Salgono a 19 i casi di contagio da Coronavirus in Emilia-Romagna. Sono risultati positivi altri due pazienti di Piacenza, di cui uno è un operatore sanitario che è venuto in contatto con un ricoverato proveniente dalla Lombardia. Due nuovi casi si registrano poi a Parma – un residente in Emilia-Romagna che era andato nel lodigiano a ballare e una donna che assisteva la madre ammalata a Codogno – e uno a Modena, un imprenditore edile che era andato qualche settimana per lavoro nel lodigiano. In ogni caso tutti i casi di coronavirus in Emilia-Romagna sono legati al focolaio lombardo, annuncia con sollievo la Regione, che spiega anche come l’escalation di contagi in Italia sia legata al principio “chi cerca, trova”, all’alto numero cioè di tamponi effettuati. Tanto che è prevista l’apertura di un nuovo laboratorio di esami a Cesena, che si affianca a quello bolognese del Sant’Orsola e a quello dell’Università di Parma.
Predisposti poi chiarimenti applicativi dell’Ordinanza emanata ieri dal presidente della Regione Emilia-Romagna e dal ministro della Salute, per contrastare e contenere la diffusione del Coronavirus, che rimarrà in vigore in tutte le sue parti fino a domenica 1 marzo. Tra le attività da sospendere vanno incluse manifestazioni, concerti, eventi sportivi che prevedano la presenza di pubblico (quindi campionati, tornei e competizioni di ogni categoria e di ogni disciplina) e attività di spettacolo come rappresentazioni teatrali, cinematografiche, musicali, comprese le discoteche e le sale da ballo. Non sono invece da sospendere le attività che riguardano l’ordinario svolgimento della pratica corsistica e amatoriale . Potranno dunque rimanere aperti centri linguistici, doposcuola, centri musicali e scuola guida, e anche centri sportivi, palestre pubbliche e private, piscine pubbliche e private, campi da gioco. In generale tutte le strutture quando le attività non prevedano aggregazione di pubblico o significative concentrazioni di persone. Sono escluse da questa sospensione anche tutte le attività economiche agricole, produttive, commerciali e di servizio, tranne appunto quelle di pubblico spettacolo e degli eventi e manifestazioni promozionali. Pertanto: fiere, mercati straordinari, meeting e convegni, sfilate saranno sospesi. In via generale non sono sospesi i mercati settimanali né le attività di sostegno e supporto alle persone anziane e diversamente abili come i servizi semiresidenziali e i centri diurni o i centri di aggregazione sociale (circoli ricreativi, centri sociali, centri anziani, orti urbani.