BOLOGNA – Dopo mesi di indagini di Digos e polizia postale è stato sottoposto a fermo un tunisino di 25 anni che avrebbe avuto, via social, contatti con ambienti Isis. Indicazioni su come costruire esplosivi o armi, lezioni e manuali con tecniche di combattimento e fuga, ma anche video di attentati, esecuzioni di ‘infedeli’, predicatori che incitano alla jihad erano contenuti in migliaia di file nel telefono del ragazzo, fermato ieri dalla Polizia a Busseto, nel Parmense. La Procura di Bologna lo accusa di autoaddestramento e attività con finalità terroristica, anche internazionale. Ora un giudice valuterà la convalida del provvedimento. L’indagato avrebbe progressivamente e sistematicamente scaricato e memorizzato materiale che, secondo gli investigatori è chiaramente volto al proprio autoaddestramento a compiere atti di terrorismo. C’è ad esempio un manuale con ‘200 consigli’ con schede e istruzioni per realizzare molotov, ingredienti per preparare una bomba, consigli su tecniche di combattimento e raccomandazioni per eludere inseguitori e evitare la cattura, strumenti di autodifesa e fuga, oltre a testi manoscritti inneggianti al martirio. Tutti argomenti che presupporrebbero la completa adesione al jihadismo proposto da esponenti o gruppi aderenti all’Isis, con cui era in contatto in particolare attraverso gruppi social.
Contatti con ambienti Isis: fermato tunisino di 25 anni
12 febbraio 2020
La Procura di Bologna lo accusa di autoaddestramento e attività con finalità terroristica, anche internazionale
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