REGGIO EMILIA – Reggiano, classe 1967, imprenditore nel settore vitivinicolo, numero uno provinciale della Confedazione Italiana Agricoltori, Lorenzo Catellani è il nuovo presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale. La nomina é avvenuta nel corso della prima assemblea del nuovo Cda, composto da 30 membri.
“Ringrazio sentitamente l’assemblea per la fiducia nella mia persona – ha commentato Lorenzo Catellani – e naturalmente tutti i consorziati e i cittadini che ci hanno manifestato la loro fiducia in virtù di un programma chiaro, condiviso tra i proponenti e fondato su linee d’azione molto concrete volte a fornire risposte utili e adeguate proporzionali alle attuali necessità dei territori e delle comunità insediate. Un ringraziamento va inoltre al personale del Consorzio per la gestione della fase elettorale e per l’alta qualità professionale sempre dimostrata. Il cambiamento climatico impone un’inversione di rotta: occorre realizzare invasi che trattengano la risorsa, con la priorità della Val d’Enza; e potenziare l’attività d’irrigazione per le colture di eccellenza del comprensorio. Implementare gli interventi di difesa idraulica al fine di valorizzare sempre di più il territorio del nostro Appennino. Inoltre intendiamo proseguire nello sviluppo costante di progetti di ricerca e di quelle soluzioni tecnologiche sperimentali che, in questi anni, sono diventate modello a livello nazionale ed europeo”.
Lorenzo Catellani guiderà il Comitato amministrativo formato da due vicepresidenti, di cui Ugo Franceschini in qualità di vice presidente vicario e da Alberto Notari; e dai due componenti membri Mauro Bolondi e Mario Bottura. Il mandato ha la durata di 5 anni.

I cinque componenti del nuovo Comitato Amministrativo consortile, da sinistra: il consigliere Mauro Bolondi, il vice presidente vicario Ugo Franceschini, il nuovo presidente Lorenzo Catellani, il vice presidente Alberto Notari e il consigliere Mario Bottura
Il nuovo consiglio di amministrazione composto da trenta membri
• 23 eletti durante le consultazioni dello scorso ottobre: Marco Lamberti, Matteo Vezzani, Andrea Zaldini, Andrea Corradini, Carlo Bronzoni, Matteo Catellani, Alberto Notari, Giovanni Salvarani, Fabrizio Cagni, Paolo Crotti, Enrico Bruno Mori, Daniele Elefanti, Lorenzo Catellani, Andrea Aldrovandi, Valeria Villani, Mario Bottura, Alberto Lugli, Filippo Gazza, Ugo Franceschini, Mauro Bertoni, Mauro Bolondi, Marcello Bonvicini, Luciano Catellani.
• 3 esponenti della Pubblica Amministrazione in rappresentanza dei territori: Renzo Bergamini, Sindaco di Gualtieri (RE); Enrico Bini, Sindaco di Castelnovo ne’ Monti (RE), che ha anche aperto la seduta odierna; Paola Guerzoni, Sindaca di Campogalliano (MO).
• 3 rappresentanti del personale dipendente indicati dai Sindacati e con funzioni consultive: Domenico Albertini; Andrea Autunni; Gianni Rovatti.
• il Direttore generale, Domenico Turazza, sempre con funzioni consultive.
I nuovi revisori
Valerio Fantini e Mauro Menozzi, su proposta della maggioranza; Guido Prati e Ivan Cattani su proposta della minoranza. Come presidente è stato rinnovato, in via provvisoria, Corrado Baldini.

L’assemblea dell’Emilia Centrale con il neo-presidente Lorenzo Catellani che parla al CdA
I numeri del Consorzio
Ente di diritto pubblico nato nell’ottobre del 2009 dalla fusione dei Consorzi di Bonifica Parmigiana Moglia-Secchia e Bentivoglio-Enza, il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale ispira il proprio operato ai principi dello sviluppo sostenibile, alla tutela dell’assetto dell’ambiente naturale e all’importanza fondamentale nel processo di sviluppo economico e sociale del territorio. In montagna, comprensorio che si estende per 178.000 ettari e interessa 3 province (Reggio Emilia, Modena, Parma) e 30 comuni, il Consorzio esegue interventi contro il dissesto idrogeologico (consolidamento movimenti franosi e regimazione rii naturali) e sulla viabilità minore per il mantenimento in efficienza delle infrastrutture; in pianura la Bonifica assicura la corretta gestione e distribuzione delle acque superficiali per la tutela e lo sviluppo del territorio e, attraverso la rete consortile – costituita da circa 4.000 chilometri tra canali artificiali e alcuni corsi d’acqua naturali (Reggio Emilia, Modena, Mantova) – fornisce risorsa idrica a fini irrigui ed ambientali, nel periodo estivo, ad un territorio di oltre 120.000 ettari agricoli sui quali sono presenti colture di pregio e una rinomata filiera zootecnica che culmina in prodotti d’eccellenza dell’enogastronomia italiana, quali il Parmigiano-Reggiano.
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