BOLOGNA – “Il tema energetico è devastante. Non c’è altro termine da usare”. Il “numero” della crescita della bolletta energetica “che si stima passi da 700 milioni a 4 miliardi è un numero che non si sostiene che incide su alcune attività” con una entità tale “che vengono lacerate. A livello regionale non si può fare molto ma qualcosa si può fare: la regione deve avere costi energetici comparabili con il resto del mondo se vuole rimanere manifatturiera”. Così il presidente di Confindustria Emilia-Romagna, Pietro Ferrari, nel corso di una conferenza stampa sulla situazione dell’industria regionale e i 50 anni dell’associazione. “Il Governo metterà mano, come in parte ha messo, su questo tema ma il Governo metterà mano facendo debito non investimenti”. E, ha argomentato ancora, il debito pubblico italiano, “anche a causa della pandemia è diventato ancora più rilevante. Senza una produzione nazionale” di energia, “miscelando” le varie fonti “penso sia molto difficile recuperare il gap nei bilanci delle imprese e delle famiglie”, gravate da “bollette sostanzialmente insostenibili”.
Crisi imprese Regione Governo Confindustria Emilia Romagna boletteConfindustria Emilia Romagna: “Il tema energetico è devastante”. VIDEO
16 febbraio 2022Così il presidente Pietro Ferrari nel corso di una conferenza stampa sulla situazione dell’industria regionale e i 50 anni dell’associazione