MODENA – “In autunno molte imprese non riapriranno, altre dovranno ridimensionarsi. Non sappiamo cosa succederà domani, che ne sarà delle commesse, degli ordini, dei fornitori”. E’ uno scenario molto nebuloso quello che dipinge il nuovo presidente di Confindustria Carlo Bonomi dalle pagine di Repubblica. Il numero uno degli industriali sferza la politica e il governo, chiedendogli di cambiare passo, di puntare sulla crescita attraverso una chiara strategia che contempli non solo la ripresa economica, ma anche la soluzione di alcuni problemi annosi del sistema Italia. “Perché il rischio – ha concluso sempre Bonomi – è quello di fare peggio del Covid”.
Anche per il presidente di Confindustria Emilia Romagna Pietro Ferrari, la ripartenza deve andare di pari passo con le riforme spesso ventilate ma mai affrontate sul serio. Dopo due mesi di lockdown e con il mondo che va incontro a una crisi senza precedenti, urge riattivare i circoli virtuosi dell’export e lavorare con pazienza per la ripresa, con un dialogo continuo con l’Europa, per limitare al massimo gli effetti negativi sull’occupazione.
Confindustria Emilia Romagna: “Nel post covid si affronti il tema riforme”. VIDEO
31 maggio 2020“Dopo due mesi di lockdown e con il mondo che va incontro a una crisi senza precedenti, urge riattivare i circoli virtuosi dell’export e lavorare con pazienza per la ripresa”, dice Pietro Ferrari, presidente regionale dell’associazione