BOLOGNA – Questa mattina il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, il generale di corpo di armata Teo Luzi, ha incontrato i rappresentanti della sezione carabinieri del sindacato USMIA, rappresentata dal segretario generale nazionale Carmine Caforio, affiancato da due membri dell’esecutivo Enrico Cursi e Alfonso Montalbano. Proprio Montalbano, in servizio in Emilia Romagna, congiuntamente ad altri colleghi del territorio ha realizzato una rete di rappresentanti su tutte le province Emiliane e da qualche settimana ha iniziato ad operare per il benessere dei carabinieri emiliani.
L’incontro è stata l’occasione per presentare USMIA al comandante generale, che federerà le distinte organizzazioni sindacali, in essa costituite, dell’Esercito Italiano, della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare, dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera. I rappresentanti sindacali di ciascuna Componente militare agiranno, infatti, in autonomia avanzando le diverse istanze a tutela degli specifici interessi dei rispettivi iscritti appartenenti alle diverse Forze Armate e al Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera.
Tra gli argomenti affrontati con il Comandante Generale, in un clima sereno di piena e leale collaborazione improntato sul rispetto reciproco dei ruoli, i rappresentanti di USMIA hanno anche evidenziato il forte disagio che stanno vivendo le associazioni tra militari a carattere sindacale a causa della mancanza di una normativa il cui disegno di legge che, oltretutto, necessita delle indispensabili modifiche richieste all’unisono dalla Rappresentanza Militare e dalle stesse neocostituite Associazioni, stagna da tempo al Senato per l’approvazione.
L’incontro si è basato su uno scambio costruttivo di idee abbinate ad una perfetta condivisione dei principi morali, umani e militari da sempre incarnati nell’essere carabiniere; prerogativa che USMIA intende preservare insieme alle nobili tradizioni che hanno permesso all’Arma di essere l’Istituzione più popolare e amata dai cittadini. Sono stati affrontati diversi argomenti (contratto, previdenza complementare, importanza del ruolo del comandante di stazione etc..) e si è condiviso sulla diversità delle esigenze dei Carabinieri distribuiti sul territorio nazionale.
USMIA è un progetto innovativo in fase di forte crescita che ben presto, insieme alle altre concorrenti sigle Sindacali, sarà l’unico strumento giuridico legittimato ad assistere i Carabinieri collaborando e confrontandosi con l’Amministrazione per raggiungere una riforma normativa e culturale adeguata alle mutate esigenze di una società in continua evoluzione; condizioni, queste, che andranno a rafforzare la tutela dei diritti dei militari migliorando il benessere dei 110.000 uomini e donne che da più di 200 anni continuano a servire, con dignità e onore, l’Arma e i propri cittadini.