ROMA – Il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano – e Intesa Sanpaolo hanno presentato i risultati dell’11ª edizione del censimento nazionale de “I Luoghi del Cuore”, chiusa lo scorso 15 dicembre: con 1.500.638 voti raccolti nel 2022 per più di 38.800 luoghi il censimento si conferma la più importante campagna italiana di sensibilizzazione dei cittadini sul valore del patrimonio e sulla necessità di proteggerlo e valorizzarlo.
Al primo posto in Emilia Romagna si trova via Vandelli: la madre di tutte le strade moderne, tra Emilia-Romagna e Toscana, quarta a livello nazionale. Si tratta della leggendaria strada “illuminista” del Ducato Estense, voluta dal duca Francesco III d’Este per collegare i centri del potere estense, e in particolare la sua capitale, Modena, al mar Tirreno, per lo sviluppo del commercio dalla Pianura Padana al porto di Massa.
Terzo posto per il Complesso termale: mescita delle acque e le vecchie terme, a Medesano di Parma, quinto Viale dei Tigli e Chiesa di Rigosa, a Bologna, settima la Fontana di Palazzo Tozzoni, Imola e decimo l’Antico Deposito ferroviario – costituendo Museo dei Treni – di Reggio Emilia.
Il primo posto, a livello nazionale, è stato aggiudicato alla Chiesetta di San Pietro dei Samari nel Parco di Gallipoli.
Grazie a “I Luoghi del Cuore” dal 2003 a oggi sono stati sostenuti interventi per 138 luoghi in 19 regioni d’Italia, che erano dimenticati, abbandonati o poco valorizzati, ma amati dalle loro comunità, che votandoli li hanno salvati. Nell’impatto di questa iniziativa, accanto al valore economico, c’è un valore culturale e sociale: grazie a “I Luoghi del Cuore” gli italiani scoprono o riscoprono testimonianze di storia e tradizione, simboli dell’identità dei loro territori, e si accende un sentimento collettivo che è puro spirito di cittadinanza: nell’edizione 2022 sono stati coinvolti nel censimento 6.508 Comuni d’Italia, l’82,4% del totale, segnalati da cittadini, singoli o associati in comitati, sorti dall’iniziativa di tanti e diversi soggetti della società civile, dalle scuole alle parrocchie, dalle biblioteche ai musei, dalle proloco agli stessi Comuni.
“In questa edizione, in maniera particolarmente evidente, ‘I Luoghi del Cuore’ hanno dato voce agli ‘ultimi’, a quei luoghi del patrimonio culturale italiano considerati minori, che non hanno mai avuto l’attenzione del Paese, ma che invece la meritano, e che senza l’amore delle persone che li hanno votati si sarebbero persi. Ridare voce e dignità agli ‘ultimi’: non c’è missione più bella e più vera per ‘I Luoghi del Cuore’” commenta il Presidente del FAI, Marco Magnifico.
Gian Maria Gros-Pietro, Presidente Intesa Sanpaolo, ha commentato: “Intesa Sanpaolo e il FAI collaborano insieme dal 2004 per favorire i progetti proposti dalle comunità sulla base del consenso raccolto spontaneamente. Una straordinaria partecipazione attiva della cittadinanza che permette capillarità di intervento e diffusione dell’arte e della cultura su tutto il territorio nazionale”.
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