REGGIO EMILIA – Iren sarà presto una delle poche società quotate in Borsa con un Consiglio di amministrazione a maggioranza femminile.
Martedì scadeva infatti il termine per il deposito delle liste in vista dell’assemblea degli azionisti del 21 giugno. Le liste presentate sono due. La prima è quella dei Comuni di Genova, Torino, La Spezia e dei soci emiliani, Reggio in testa, che rappresentano nel complesso il 51% delle azioni e il 65% dei diritti di voto. Su 13 candidati eleggibili, le donne sono 6. La seconda lista è quella dei fondi d’investimento: i candidati sono due, entrambe donne. Il risultato finale sarà un consiglio di 15 amministratori, in cui le donne saranno 8 e gli uomini 7. A fronte di una maggioranza rosa in Consiglio di amministrazione, d’altra parte, le posizioni di vertice resteranno appannaggio di uomini: il nuovo presidente Luca Dal Fabbro e l’amministratore delegato Gianni Vittorio Armani.
Sul piano degli equilibri territoriali, si può notare che la componente emiliana esce confermata in blocco: per Reggio Moris Ferretti, che sarà di nuovo vicepresidente, e l’imprenditrice albinetana Francesca Grasselli; per Parma Giacomo Malmesi e per Piacenza Gianluca Micconi. Molte conferme anche per la compagine genovese, all’interno della quale spicca Pietro Paolo Giampellegrini, uomo di fiducia del presidente della Regione Liguria, Toti. Opposta la scelta del nuovo sindaco di Torino Stefano Lo Russo, che – forse per segnare una discontinuità con la gestione Appendino – ha completamente rinnovato la squadra indicando tre nomi nuovi di zecca. Entrerà in consiglio anche Cristiano Lavaggi per il Comune di La Spezia.
Reggio Emilia Iren Cda Iren