BOLOGNA – Il caro gasolio, soprattutto in Autostrada con punte di 2,5 euro al litro, pesa come un macigno sulle imprese di autotrasporto che devono far fronte di tasca propria all’innalzamento dei costi perché l’adeguamento dei contratti in essere e le clausole di salvaguardia scattano dopo almeno un mese dall’aumento delle spese. Il Governo Meloni è corso ai ripari approvando un decreto per la trasparenza sul costo dei carburanti, senza tagliare le accise perché non ci sono i soldi per farlo. Fra le nuove norme varate c’è il tetto agli aumenti nei distributori in autostrada. Un primo passo secondo la Cna-Fita di Bologna che al Governo chiede soprattutto chiarezza.
Per gli autotrasportatori il caro gasolio si somma all’aumento delle tariffe autostradali, una stangata che pesa, al momento, solo sulle loro tasche
Caro gasolio, la stangata: “Un macigno sulle imprese di autotrasporto”. VIDEO
11 gennaio 2023A preoccupare sono in particolare gli aumenti fuori controllo in autostrada, come sottolinea la Cna-Fita di Bologna