BOLOGNA – L’Italia cerca con l’Europa una via per l’indipendenza non solo energetica, ma anche tecnologica. E’ il caso dei semiconduttori. Tallone d’Achille della nostra industria che incide a cascata su tutte le filiere andando a impattare pericolosamente su settori strategici come sanità, sicurezza e trasporti. Se ne è parlato in un convegno organizzato da Confindustria Emilia area centro in collaborazione con l’Università di Bologna. Da un’analisi svolta da un pool di ricercatori la carenza di chip di sole 6 grandi aziende del territorio impatta direttamente su 50 settori. Per limitare la dipendenza dai fornitori asiatici, l’Europa è al lavoro sul cosiddetto Chip’s Act. Ma non è un problema solo produttivo, anche di reperimento di materie prime e di manodopera qualificata. La via italiana per sviluppare una propria industria di semiconduttori è ancora una volta legata al design. Fattore questo che rappresenta un valore aggiunto significativo.
Emilia Romagna sanità Confindustria intelligence carenza chipCarenza di chip, l’allarme per settori come sanità ed intelligence. VIDEO
16 febbraio 2023Ma l’Italia può giocare la sua partita e l’Emilia-Romagna è in prima linea. Se ne è discusso in un convegno organizzato da Confindustria