CAMPAGNOLA (Reggio Emilia) – I carabinieri di Campagnola hanno arrestato e condotto in carcere una donna di 54 anni che deve scontare una condanna residua a 2 anni, 11 mesi e 26 giorni di reclusione per aver fatto parte come basista della banda di rapinatori campani che il 31 ottobre del 2017 rubò soldi e preziosi per oltre 3 milioni di euro nel caveau della filiale di Banca Intesa di Parma, e che fu bloccata prima di mettere a segno un colpo analogo ai danni di un’altra filiale Bper sempre a Parma.
La donna, una insospettabile con un lavoro come addetta alle pulizie, si prestò per alcuni sopralluoghi. Nel primo caso filmò l’interno della filiale con la scusa di aprire un conto corrente, per il secondo colpo fu lei a individuare il tombino da cui iniziare a scavare il tunnel per raggiungere il caveau e si intestò il contratto d’affitto delle due abitazioni usate come covo dalla banda.
Una volta arrestata, decise di collaborare con gli inquirenti per questo in abbreviato, in tribunale a Parma, è stata condannata a una pena mite: 3 anni di reclusione e 600 euro di multa, venendo assolta dal reato più grave di associazione a delinquere.
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