BOLOGNA – Clima impazzito e insetti che compromettono gli impianti. Da anni gli agricoltori devono fare i conti con enormi perdite dovute ai fenomeni ambientali. Un settore allo stremo che chiede riforme indennizzi. “Altrimenti si chiude” hanno detto.
Riforma della legge, investimenti in ricerca e soprattutto indennizzi subito per coprire le enormi perdite subite dal settore a causa di eventi atmosferici o insetti che infestano piante e raccolti. Sono le richieste che in modo unitario gli agricoltori e le sigle regionali che li rappresentano avanzano al governo attraverso un documento consegnato nelle mani della Prefetta Francesca Ferrandino. Riforme strutturali che tengano conto di eventi climatici e fenomeni ambientali ormai non più straordinari. Le aziende sarebbero attrezzate a resister in caso di eccezionalità, ma ormai da diversi anni devono fare i conti con danni ingenti.
Ovviamente, a Bologna era presente anche una folta delegazione reggiana. Al presidio e al successivo incontro con il prefetto ha preso parte anche l’assessore regionale all’Agricoltura, lo scandianese Alessio Mammi. Sono circa 20mila le 20mila aziende agricole (oltre un centinaio sul territorio reggiano), 60mila occupati (oltre un migliaio sul territorio reggiano) e un patrimonio di oltre 50mila ettari complessivi di frutteto, senza contare il valore economico lungo la filiera nei settori della trasformazione, distribuzione e nell’indotto. I danni provocati da eventi atmosferici eccezionali, malattie e nuovi patogeni mettono sotto scacco il 13% della produzione agricola regionale con ripercussioni per l’intero sistema frutticolo italiano.
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