BOLOGNA – L’Emilia-Romagna non ha ancora perso la speranza di recuperare gli oltre 400 milioni di euro dovuti dallo Stato alla sua Sanità, per le spese sostenute durante l’emergenza Covid. L’unico grande segno rosso nel bilancio approvato e chiuso – non senza fatica – da viale Aldo Moro. Che recrimina non solo per l’ammanco, ma pure per i criteri di distribuzione scelti dal precedente Governo e confermati da quello attuale. Nel bilancio regionale c’è spazio per uno stanziamento record da 135 milioni di euro per l’università, per aumentare il numero dei laureati e garantire il 100% di borse di studio agli idonei – un record tutto emiliano-romagnolo per il quale Bonaccini esprime “orgoglio e soddisfazione”. Quanto ai conti della Sanità, a giudizio del Governatore il peggio deve ancora venire – e con un’inflazione oltre il 10% il danno terribile del 2020 rischia di diventare cronico: l’Emilia-Romagna compensa “catturando” fondi europei, PNRR e non, ma non basta.
Il gruppo della Lega in Assemblea regionale chiede le dimissioni dell’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini: “Il dissesto del sistema sanitario travolge il bilancio regionale” sostiene il capogruppo di viale Aldo Moro, Matteo Rancan che parla di problema strutturale.
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