SOLIERA (Modena) – Un rincaro della bolletta più che quadruplicato. Una storia di ordinaria follia diventata realtà e destinata, nelle cifre, ad aumentare ancora ci spiega Cristian Bonaccini, tra i titolari di una lavanderia industriale di Soliera che serve più di 300 clienti tra alberghi e ristoranti di Modena, Bologna, Reggio Emilia e Parma. 44 dipendenti e due grossi stabilimenti, aperta dal nonno a metà degli anni ‘70 e ereditata dal padre e dalla zia, oggi la lavanderia è una realtà molto più che consolidata ma alle prese con spese mai viste. Oltre alla bolletta astronomica del gas, la luce è cresciuta da una media di 5 a 11mila euro mensili a cui si aggiunge il costo della materia prima, il cotone, che ha avuto un aumento del 25%. Insomma, conti alla mano il caro energia sta mettendo a dura prova di più della pandemia.
Il rischio – spiega Bonaccini – è che i costi vengano poi riversati sui clienti e a seguire sui turisti degli alberghi e gli utenti dei ristoranti. Il problema è che il Governo ha riconosciuto su aziende gasivore ed energivore il 15% di imposta ma il codice Ateco delle lavanderie industriali non rientra in queste categoria, la speranza è di poterci rientrare.
Bollette impossibili per la lavanderia industriale: “Rischio rincari per i clienti”. VIDEO
8 marzo 2022La situazione di una ditta di Soliera, con 44 dipendenti, che serve più di 300 clienti tra alberghi e ristoranti di Modena, Bologna, Reggio Emilia e Parma