REGGIO EMILIA – Martedì della prossima settimana, il 19 novembre, è in programma un incontro decisivo per il futuro dei lavoratori della I.Blu, l’azienda altamente specializzata nel trattamento di rifiuti plastici il cui stabilimento di Cadelbosco Sopra era stato distrutto da un maxi incendio il 23 agosto scorso.
I sindacati si siederanno al tavolo con i vertici dell’azienda che fa parte del gruppo Iren. I dipendenti sono 68: per loro, grazie anche all’impegno messo in campo da Filctem-Cgil, era stata attivata la cassa integrazione, ma oltre all’ammortizzatore sociale l’azienda ha garantito il versamento di un contributo tale da mantenere inalterato il reddito dei lavoratori stessi.
La cassa integrazione scade il 24 novembre: potrebbe essere rinnovata, ma per una parte dei dipendenti si starebbe profilando la destinazione al termovalorizzatore di Parma, gestito direttamente da Iren Ambiente. Una misura che riguarderebbe una trentina di lavoratori I.Blu e che potrebbe scattare dal primo di dicembre. Uno scenario che a Parma ha provocato la protesta di Adl-Cobas: il sindacato di base sostiene, infatti, che l’ingresso dei dipendenti di I.Blu nell’impianto di termovalorizzazione sancirebbe la fine del rapporto con i lavoratori in appalto ingaggiati attraverso una società esterna.
Resta, nel frattempo, il punto interrogativo sul futuro del sito produttivo andato a fuoco a Cadelbosco: l’ipotesi emersa sin da subito è quella della realizzazione di un nuovo stabilimento che avverrà però, come ha chiesto la Cgil, in territorio reggiano.
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