BOLOGNA – Un protocollo condiviso da tutti entro la prossima settimana per consentire agli studenti di tornare a scuola su autobus e corriere in sicurezza da covid: il Governatore dell’Emilia-Romagna tira per la giacca colleghi, sindaci e membri del governo, affinché venga condivisa a livello nazionale la responsabilità di aumentare le capienze massime del trasporto pubblico in vista di settembre. I tecnici delle regioni sono al lavoro con due ministeri – Infrastrutture e Salute – per redigere il documento finale: manca poco insomma, e il lavoro è coordinato proprio da Bonaccini assieme al vicepresidente della Campania Fulvio Bonavitacola. Intanto trapela qualcosa: obbligatoria la mascherina sui mezzi a partire dai 6 anni, e per gli scuolabus – i mezzi dedicati agli studenti di elementari e medie – se la permanenza lungo la tratta è inferiore ai 15 minuti la capienza potrà essere massima. Inoltre esiste la possibilità di deroga alla distanza minima di un metro nel caso in cui sia possibile “l’allineamento verticale degli alunni sui posti singoli”, ossia uno dietro l’altro, non faccia a faccia, e senza nessuno accanto. In tutti gli altri casi le distanze andranno rispettate, e rimane il limite già fissato al 60% di capienza. Il più prudente sul nuovo protocollo rimane, per ovvie ragioni, il titolare della Sanità, Roberto Speranza, che parla di “punto di equilibrio da trovare tra le raccomandazioni del comitato tecnico-scientifico e le necessità anche politiche di Regioni e Comuni”. Prudenza, ripete Speranza: sembra un gioco di parole, ma è più o meno ciò che ci aspetta da settembre in poi.
Covid, autobus e scuolabus: le prime norme per la ripartenza a settembre
10 agosto 2020
Niente distanziamento sui mezzi dedicati solo agli studenti se la permanenza è minima, mascherine per tutti a partire dai sei anni. Il governatore Bonaccini pone l’accento sulla necessità di una responsabilità condivisa con il governo sulle capienze
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