REGGIO EMILIA – Agli azionisti più di 136 milioni di euro, 16 dei quali ai Comuni della nostra provincia, quasi 9 al solo Comune capoluogo: l’assemblea di Iren ha approvato il bilancio 2021, chiuso con profitti netti per poco meno di 219 milioni. Nonostante un incremento del 26% degli utili, i soci hanno pensato bene di non esagerare con i dividendi: oltre a 11 milioni a riserva legale, l’assemblea ha deciso di destinare 71 milioni a un’apposita riserva di utili portati a nuovo. Due le novità, largamente annunciate: l’elezione del nuovo consiglio di amministrazione a maggioranza femminile e la nomina del nuovo presidente, il manager milanese Luca Dal Fabbro, 56 anni, già numero uno di Snam e di Enel Energia.
L’assemblea si è svolta anche quest’anno a distanza. Tre dei sei punti all’ordine del giorno erano relativi alle politiche di remunerazione di amministratori e manager. Per il futuro, si è deciso che l’importo massimo complessivo per la remunerazione di tutti gli amministratori sarà di 967mila euro lordi all’anno. I consiglieri di amministrazione riceveranno 30mila euro annui a testa.
Per quanto riguarda il 2021, invece, l’assemblea è stata informata che l’amministratore delegato Gianni Vittorio Armani ha percepito 500mila euro e il presidente uscente Renato Boero 191mila euro. La parte del leone, per così dire, l’ha fatta l’amministratore delegato uscente Massimiliano Bianco: 534mila euro di compensi e 946mila di buonuscita.