MODENA – La crisi che dovranno affrontate gli imprenditori dopo il lockdown è pesantissima e le organizzazioni criminali sono pronte ad infiltrarsi nel tessuto economico delle imprese in crisi di liquidità. Per il settore turistico alberghiero si ipotizza una perdita di circa 17 miliardi di euro. “L’allarme usura non deve essere sottovaluto” dice il giornalista dell’Espresso Giovanni Tizian, da anni sotto scorta per le sue inchieste sulle infiltrazioni della criminalità organizzata in Emilia Romagna.
In questa pandemia molti affari, dalla droga alle estorsioni, si sono fermati anche per la criminalità organizzata, che però può avvantaggiarsi di straordinarie riserve di liquidità. Se lo Stato non sarà in grado di supportare le imprese e i cittadini in difficoltà, per camorra, ‘ndrangheta e Cosa nostra si apriranno opportunità sconfinate. Di questo parla Tizian nel suo ultimo ebook “Mafie e Pandemia”.
E allora oggi più che mai si pensa al lavoro portato avanti con la vita da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Sono passati 28 anni dalla strage di Capaci che costò la vita a Falcone, a sua moglie e a tre agenti della scorta. Quelle bombe, dopo anni di silenzi, fecero capire per la prima volta agli italiani la ferocia di Cosa Nostra e diedero un forte impulso a quella che venno poi chiamata l’antimafia.
E oggi, sabato 23 maggio, 28° anniversario della strage di Capaci, nella quale morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, i comuni partecipano alla Giornata della legalità aderendo al flash mob a distanza promosso dall’Anci: dai municipi esposte lenzuola bianche.
Reggio Emilia Emilia Romagna Parma Modena Bologna mafia Giovanni Tizian covid fase 2