ROMA – “Dobbiamo aspettarci di restare a casa anche il primo maggio”, così il capo della protezione civile Angelo Borrelli in un’intervista a Radio Capital. E ha aggiunto: “Bisogna andare avanti con il massimo rigore, le misure attuate ci permettono di respirare, soprattutto per quanto riguarda le strutture sanitarie”, quindi credibilmente la fase due – con avvio graduale – non partirebbe fino a metà maggio, se non oltre: “Dipende dai dati”.
“Le date per la proroga piuttosto che l’allentamento delle misure di distanziamento sociale spettano solo e unicamente al decisore politico. Quindi saranno loro a dare queste indicazioni, sicuramente anche dopo un confronto con noi, all’intero Paese”. È la precisazione del presidente del Consiglio Superiore di Sanità (Css), Franco Locatelli, dopo le parole di Borrelli, che a proposito dell’uso delle mascherine ha chiarito: “Sicuramente servono, ma servono soprattutto i comportamenti responsabili”.