REGGIO EMILIA – L’umiliazione risale alla metà degli anni ’90 e scotta ancora. Non poteva che riaffiorare in campagna elettorale, portando finalmente ad alta velocità qualcosa nella città ducale, per lo meno il litigio tra i partiti.
A parlare di “scippo della Mediopadana a opera del Pd a favore di Reggio Emilia” è stato Pietro Vignali nel discorso col quale, due settimane fa, ha ufficializzato la sua candidatura. D’accordo con lui nel constatare l’isolamento subìto da Parma a livello di infrastrutture è stata la Lega, puntando il dito su promesse mai mantenute. Il riferimento è al progetto di una fermata dell’alta velocità nella zona delle Fiere. Opzione che aveva trovato la benedizione del presidente della Regione. Lo stesso Bonaccini che, secondo il Carroccio d’Oltre Enza, “con l’inaugurazione dei nuovi parcheggi della stazione ha festeggiato sulle ceneri di Parma”. Durante la cerimonia il dito nella piaga dei cugini l’ha messo Romano Prodi, spiegando come Reggio abbia avuto “il merito di farsi trovare pronta anche per le liti e le indecisioni di Parma”.
Liti che, come dicevamo, non sono giunte al capolinea. La lista del sindaco uscente Federico Pizzarotti continua a sperare in un nuovo scalo della Tav. Lo stesso vale per il Pd, che parla di diritto a pretendere dei treni che fermino a Parma anziché a Reggio Emilia nonostante, si legge in una nota, “il sindaco di Reggio non sia d’accordo”. Proprio Luca Vecchi mercoledì prossimo sarà a Roma per un accordo che segnerà il via della “fase due” della Mediopadana.
Riguarda un investimento da 11 milioni di euro destinato alla realizzazione dei nuovi spazi all’interno dell’ala est della stazione. Vi troveranno posto servizi per imprese e viaggiatori e verrà realizzato un ingresso speculare a quello attuale situato a ovest. La firma avverrà al ministero delle Infrastrutture tra la società Rfi, Rete Ferroviaria Italiana, la Regione e, appunto, il Comune di Reggio. Nuove opere che suonano come una pietra tombale rispetto alle ambizioni parmigiane. Difficile, infatti, che delle risorse vengano destinate per qualcosa di ex novo a trenta chilometri di distanza.
Reggio Emilia Parma polemiche stazione Mediopadana Alta Velocità campagna elettorale parma