BOLOGNA – Si è insediato a Palazzo Chigi il tavolo permanente per la gestione dell’emergenza sull’alluvione in Emilia-Romagna, presieduto dal ministro per la Protezione civile Nello Musumeci. Nel corso dell’incontro, il governatore Stefano Bonaccini, in qualità di commissario delegato all’Emergenza, ha illustrato il Piano degli interventi complessivi, tra danni pubblici e privati, strutture e infrastrutture, che prevederebbe un costo di circa 8 miliardi e 800 milioni. Tra gli interventi emergenziali Bonaccini cita quelli per risistemare “strade comunali e provinciali”, necessari a togliere dall’isolamento alcune frazioni, località e imprese, mentre per intervenire “sulle sponde arginali stimiamo attorno a 1 miliardo e 800mila euro”. Ma – prosegue il governatore – “quelle risorse oggi non ci sono”. I 200 milioni già arrivati per le emergenze “li abbiamo già spesi tutti e siamo anche oltre – ha detto ancora Bonaccini – perché riguardano le somme urgenze e le prime spese di interventi emergenziali a favore delle popolazioni”. Dal canto suo, il ministro Musumeci ha assicurato la disponibilità, dopo una verifica del Piano presentato, a fornire gradualmente le risorse necessarie, dando priorità ai primi interventi finalizzati alla messa in sicurezza dei fiumi maggiormente compromessi e al ripristino dei collegamenti viari con i centri abitati rimasti isolati. Ma a tenere banco è ancora la mancata nomina del commissario per la Ricostruzione, tema di cui “non abbiamo praticamente parlato” spiega Bonaccini. Ad andare nuovamente in pressing sul governo il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, e quello di Ravenna, Michele De Pascale che, appena arrivati a Palazzo Chigi, hanno affermato come “i presidenti di Regione sono le figure principali a cui affidarsi. Se il governo ha idee diverse si prenda la responsabilità”. A replicare è il viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami: se “qualcuno vuole tradurre questo tavolo operativo in lamentela politica per alimentare una polemica che non può esserci, allora ha sbagliato indirizzo – ha detto l’esponente di Fdi -. Può andare alla festa dell’Unità a Crespellano”. Ma anche la Cgil emiliano-romagnola non ci sta. “Ritardi e rimpalli del governo nella gestione dell’emergenza” sono inaccettabili, afferma il segretario Massimo Bussandri, che incalza il governo a nominare “immediatamente il commissario straordinario, necessario per garantire i risarcimenti danni e per aprire il cantiere della ricostruzione” .
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15 giugno 2023A Palazzo Chigi l’incontro presieduto dal ministro Musumeci. Il governatore Bonaccini ha presentato un piano complessivo da 8,8 miliardi di euro, di cui 1,8 per i danni emergenziali. Ma non c’è ancora il commissario alla ricostruzione