REGGIO EMILIA – Un agosto letteralmente “pazzo”, quello del 2023, fedele sintesi pratica dei cambiamenti climatici in atto ormai da anni. E’ quanto sostiene l’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici – riunitosi stamane presso l’Autorità di Bacino del Fiume Po, a Parma, con le Regioni del distretto, agenzie di monitoraggio e portatori d’interesse – dopo aver analizzato i dati idro-meteo-climatici degli ultimi 31 giorni sui territori della pianura padana.
Il mese che si chiude oggi è stato caratterizzato da molteplici anomalie e trend del tutto altalenanti, a dimostrazione dei nuovi mutevoli equilibri climatici che testimoniano “come sia urgente mettere al centro del dibattito istituzionale la necessità di individuare misure idonee a migliorare la resilienza dei territori, affinché siano in grado di sopportare efficacemente il repentino cambiamento degli scenari e le criticità che da questi derivano”.
Al termine dell’incontro, l’Osservatorio ha sancito un generale stato di severità idrica bassa con previsione di precipitazioni, sebbene permangano criticità per l’approvvigionamento idropotabile in diversi comuni del Piemonte e dell’Emilia Romagna.