BOLOGNA – Bisogna tornare indietro di 23 anni per trovare un numero di passeggeri altrettanto basso. Nel 2020 sono passati dall’Aeroporto di Bologna 2,5 milioni di viaggiatori, come nel 1997, quando il 20% dei passeggeri volava su voli charter – oggi quasi scomparsi – e il segmento low cost non aveva ancora modificato radicalmente il trasporto aereo in Europa e in Italia. Il traffico sullo scalo di via Triumvirato si è ridotto del 73,4% nell’anno della pandemia. Nel dettaglio, nel 2020 i passeggeri su voli nazionali sono stati 803.289 (-59%), quelli su voli internazionali hanno raggiunto quota 1.698.289 (-77,2%). I movimenti aerei annuali sono stati 30.139 (-60,9%), mentre le merci trasportate per via aerea sono state 43.378 tonnellate, con una riduzione dell’11,1% sul dato dell’anno precedente. Il cargo si conferma quindi il settore che ha reagito meglio alla crisi pandemica, anche grazie all’importazione di materiale sanitario.
Nella classifica delle destinazioni “più volate” del 2020 ai primi tre posti ci sono tre aeroporti italiani: Catania, Palermo e Roma Fiumicino. Seguono Madrid, Barcellona, Londra Heathrow, Parigi Charles de Gaulle, Brindisi, Cagliari e Tirana.
Aeroporto Marconi, record negativo di passeggeri
8 gennaio 2021
L'ingresso del terminal dell'Aeroporto Marconi di Bologna
Nell’anno del Covid il traffico sullo scalo bolognese di via Triumvirato si è ridotto del 73,4% tornando ai livelli del 1997