BOLOGNA – Abbattere o azzerare le rette di iscrizione ai nidi d’infanzia, compresi micronidi e sezioni primavera per bambini dai 24 a 36 mesi di età. Ma anche qualificare e sostenere il funzionamento e la gestione del sistema dei servizi educativi per i bimbi da 0 a 3 anni e di quelli integrativi (spazio bambini, centri per bambini e famiglie, servizi domiciliari e servizi sperimentali), pubblici e privati convenzionati.
La Regione Emilia-Romagna conferma per il terzo anno consecutivo il progetto “Al nido con la Regione” per l’abbattimento delle rette, e destina per l’anno educativo 2021-2022 ulteriori risorse per qualificare i servizi: in totale 25,5 milioni di euro che la Giunta regionale ha stanziato con due distinti provvedimenti appena approvati.
Uno per completare l’erogazione di 18 milioni e 250 mila euro per contenere e abbattere i costi delle rette d’iscrizione ai nidi, ripartiti tra i Comuni e Unioni sede di servizi educativi per la prima infanzia, con il vincolo di utilizzare le risorse esclusivamente per l’obiettivo individuato; il secondo, da 7 milioni e 250mila euro, anch’essi ripartiti tra Comuni e Unioni di Comuni dell’Emilia-Romagna, per consolidare le strutture educative pubbliche e private convenzionate con i Comuni, e migliorarne la qualità attraverso il sostegno ai coordinamenti pedagogici territoriali e la formazione continua degli operatori.
Abbattere le rette dei nidi: dalla Regione 25 milioni per Comuni e Unioni
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